venerdì 16 agosto 2013

Bisogna essere acqua

Il punto di partenza è il disimparare. Non esistono regole, o meglio esistono, ma rendono il tutto meccanico perdendo di fluidità. Occorre rimuoverle senza dimenticarle. Il creativo, che conosce il mestiere, segue un andamento che si evolve a seconda delle situazioni. La tecnica è acqua, cambia forma continuamente. E' leggera, calma, ma può anche esplodere. Bisogna essere acqua. O meglio, bisogna sentire l'istinto creativo che è istinto-non istinto. La forma si assume dalla creazione diretta, quasi del tutto in maniera casuale, ma cosciente. La tecnica seguita in passato ci aiuta a percorrere i giusti passi. Molto importante poi è non perdersi nel dettaglio, cercare di mantenere una visione del tutto costante. Non concentrarsi sulla parte, ma osservare sempre la totalità, tenerne l'immagine persistente davanti ai nostri occhi e alla mente.
Ma cosa serve per sbloccare l'istinto-non istinto? L'osservazione e la fiducia cieca nelle proprie capacità. L'una non prescinde dall'altra. Il percorso mentale deve andare di pari passo con quello manuale. La forza del segno risiede nell'osservazione scevra da influenze pregresse, è la sicurezza conseguente di percorrere un tracciato già segnato con l'occhio. L'occhio guida la mano, la mente crea sulla carta.
Esistono tre fasi nel disegno. Una volta credevo che quella più istintiva risiedesse nella prima e le conseguenti due fossero meno sciolte e più di mestiere, di finitura. Mi sbagliavo. La bellezza del segno deriva da strati di istintività sovrapposta. Primo, osservi senza soffermarti troppo sulla struttura, ma seguendo gli andamenti del segno. Svuota la mente e riempi lo spazio. Crei una bozza. La bozza, successivamente, va rifinita. Anche in questo caso il segno deve essere guidato, ancora più di prima... istinto-non istinto. Terza fase, inchiostrazione. Qui la predominanza dell'istinto è fondamentale. Qui si gioca tutto. L'essere acqua è di vitale essenza per rendere giustizia all'elaborato su carta. Il segno finale fissa il tuo stato attuale di scioltezza istintiva. Non più equilibrio di masse, niente separazione di piani, le trame verranno da sé. La Natura si sintetizza col segno, col gesto. Suggerisci tutto senza curarti della forma. La definizione ingabbia. La definizione è una trappola e devi disimpararla prima possibile. Innamorati della forma senza prestare troppa attenzione alla sua struttura. Assorbi la massa, la consistenza, la trama. Sbarazzati di ciò che non è essenziale. 
Le sensazioni sono la migliore definizione del disegno. L'atmosfera è l'apice della maestria. Fiducia assoluta nel segno che è mutabile come l'acqua. Nient'altro. Sentiti acqua. 


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